Posts tagged poesia

Bisognerà – Lenain Thierry, Tallec Olivier

bisognerà - libro illustrato per bambiniBisognerà – Lenain Thierry, Tallec Olivier
€ 13,50 pag. 30 Illustrato
Editore    Lapis 2006

Se già prima io e Francesca eravamo lettori voracissimi, ora che c’è Ale abbiamo una scusa in più per comprare ancora più libri e dedicarci a libri illustrati di ogni genere, fiabe e filastrocche!

Questo non è sicuramente un libro per bambini dell’età di Ale, sia per lo stile delle illustrazioni sia per il tipo di racconto (infatti è Miglior Libro per Ragazzi 2005 di LiBeR e ha vinto il Premio Andersen nel 2006 ) ma lo trovo davvero poetico e delicato quindi ve lo segnalo e ve lo consiglio se avete bimbi e figli un po più grandicelli.

Per farla breve, senza rovinarvi il finale, la storia è questa: Leggi il seguito di questo post »

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Fabrizio De Andrè – La mostra

Di ritorno dal Capodanno trascorso in Ligura abbiamo deciso di passare da Genova per visitare la mostra al Palazzo Ducale, che rende omaggio a Fabrizio De Andrè a 10 anni dalla sua scomparsa.

Dopo un giro tra i caruggi da lui descritti meravigliosamente nella canzone “La città vecchia”, che ci hanno effettivamente colpito per la presenza di sporcizia, degrado, prostitute e spacciatori in pieno giorno a pochi passi dalle vie del centro, pulite e luccicanti di vetrine prestigiose, siamo arrivati al Palazzo Ducale, dove dopo aver acquistato i biglietti, scontati a 10 € per vedere sia la mostra di De Andrè sia quella di Lucio Fontana (al posto di 8 € per il solo De Andrè) ci siamo addentrati nelle scure stanze della mostra.percorso mostra

La mostra consiste in 5 sale che attraverso video, proiezioni e altri strumenti multimediali all’avanguardia ne raccontano la vita, la musica, le esperienze e le passioni. Tutto questo accompagnato anche da alcuni cimeli, fotografie, appunti, fac-simili di dischi e strumenti musicali. Leggi il seguito di questo post »

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I figli sono come gli aquiloni

I figli sono come gli aquiloni,
passi la vita a cercare di farli alzare da terra.
Corri e corri con loro
fino a restare tutti e due senza fiato…
Come gli aquiloni, essi finiscono a terra…
e tu rappezzi e conforti, aggiusti e insegni.

Li vedi sollevarsi nel vento e li rassicuri
che presto impareranno a volare.
Infine sono in aria:
gli ci vuole più spago e tu
seguiti a darne.
E a ogni metro di corda
che sfugge dalla
tua mano
il cuore ti si riempie di gioia
e di tristezza insieme.
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Decrescendo Cantabile – Jean Claude Besson Girard

Decrescendo cantabile. Piccolo manuale per una decrescita armonica  – Jean-Claude  Besson-Girard
€ 16,00  pg 175
Jaca Book  2007

L’idea della decrescita fa paura. Come scrive Serge Latouche nella prefazione di questo libro, la pregnanza sul nostro immaginario della religione della crescita e dell’economia è tale che parlare di decrescita è letteralmente blasfemo e colui che vi si arrischia è trattato da iconoclasta. Ma parlare di decrescita è, al giorno d’oggi, auspicabile e necessario poichè con il delirio della crescita illimitata, in un mondo finito, la presunta razionalità del mondo economico svela la sua fondamentale irrazionalità.
Questo piccolo manuale, ad opera del pittore Jean-Claude Besson-Girard, si rivolge a tutti quegli “obiettori della crescita” che intendono sfuggire al degrado etico, materiale ed ambientale causato dall’economismo dominante.
Questo libro, diversamente da molti altri pubblicati negli ultimi mesi, incentra le sue argomentazioni non tanto sulle statitiche dei disastri ambientali o su teorie economiche, quanto sull’aspetto poetico dell’idea di decrescita.
L’autore individua nella degradazione dello spirito poetico e della facoltà di sentire e di interrogarsi le principali cause , allo stesso sintomi, del nostro stato di alienazione che ci porta a consegnarci ciecamente nelle mani della più grande utopia della storia umana, quella della crescita illimitata in un pianeta dalle risorse limitate. Leggi il seguito di questo post »

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Dinosauropoli, noi

Dinosauropoli noi,

nati così / in mezzo a tutto questo / tra facce di gesso che ghignano / e la signora Morte che se la ride

e mentre gli ascensori si guastano
e gli orizzonti politici si dissolvono
e il ragazzino che riempie le buste al supermercato è laureato
e i pesci sporchi di petrolio sputano fuori la loro preda oleosa / e il sole è lì nascosto.

Noi siamo nati così / in mezzo a tutto questo
in mezzo a queste guerre ragionatamente folli
in mezzo al vuoto spettacolo dei finestroni di fabbrica rotti
in mezzo ai bar dove le persone non si parlano più
in mezzo alle scazzottate che finiscono con coltelli e pistole

siamo nati in mezzo a tutto questo
tra ospedali così costosi che conviene lasciarsi morire
tra avvocati talmente esosi che è meglio dichiararsi colpevoli
in una nazione dove le prigioni sono piene e i manicomi chiusi
in un posto dove le masse trasformano i cretini in eroi di successo Leggi il seguito di questo post »

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